lunedì 6 settembre 2010

Un concorso per giovani traduttori


Le scuole secondarie che desiderano iscrivere i loro studenti all'edizione 2010 del concorso Ue dei Giovani traduttori possono farlo sul sito http://ec.europa.eu/translatores. Il termine di iscrizione al concorso, intitolato ‘Juvenes Translatores’ (espressione latina per 'giovani traduttori’), scade il 20 ottobre. Il modello di candidatura on-line è disponibile in tutte le lingue ufficiali dell'Unione. Il concorso, aperto agli studenti nati nel 1993, si terrà il 23 novembre contemporaneamente in tutte le scuole selezionate.

Quest'anno il numero complessivo delle scuole ammesse a partecipare è stato portato da 690 a più di 750, in considerazione dell'entusiasmo suscitato dal concorso dal suo avvio nel 2007. Il numero delle scuole selezionate per ciascuno Stato membro è in funzione del numero di seggi che ciascun paese avrà nel Parlamento europeo nel 2014. Se uno Stato membro supera la sua quota la Commissione utilizzerà un metodo di selezione aleatorio per determinare quali scuole possono partecipare.

Il concorso è aperto a tutti gli studenti nati nel 1993 e le scuole selezionate sono invitare a iscrivere un massimo di cinque studenti. Possono partecipare studenti di qualsiasi nazionalità, a patto che siano iscritti in una scuola sita in uno Stato membro. Gli studenti sono liberi di tradurre da una delle 23 lingue ufficiali dell'Ue verso qualsiasi altra delle lingue ufficiali.

La prova si terrà contemporaneamente in tutte le scuole selezionate sotto la supervisione della scuola stessa. I partecipanti avranno due ore per tradurre un testo che la Commissione invierà alle scuole poco prima dell'inizio del concorso. È ammesso l'uso dei dizionari, ma non di strumenti elettronici.

Terminato il concorso, le traduzioni saranno valutate da traduttori della Commissione e i vincitori saranno invitati nella primavera 2011 a recarsi a Bruxelles per presenziare a una cerimonia di premiazione. In questa occasione i vincitori incontreranno anche traduttori professionisti dell'Ue.

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