martedì 2 ottobre 2012

In Veneto proposta a favore dei giovani


''Partiamo da un dato dal quale non si puo' prescindere: al primo trimestre del 2012 la disoccupazione giovanile in Veneto e' al 29,6%. Sono cifre piu' che preoccupanti, che ci obbligano ad agire. E' arrivato davvero il momento di intervenire e di mettere in pratica quello che e' stato ed e' il primo punto del nostro piano programmatico, col quale ci siamo presentati al governo di questa regione durante le elezioni del 2010: il welfare dei giovani. Il nostro progetto di legge, unitario e operativo, concretizza un piano strategico per le future generazioni, e puo' contare gia' su una dotazione finanziaria di 153 milioni di euro''. Cosi' la consigliera regionale leghista Lazzarini presenta la nuova proposta del Gruppo Lega Nord di un Piano Regionale per i Giovani, un provvedimento che identifica le possibili strategie di azione sugli scenari occupazionali e sociali futuri, mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti e individuando alcune azioni innovative.

''Attualmente in Italia non esiste un quadro normativo statale sulle politiche giovanili, ma semplici norme-spot contenute in leggi finanziarie o decreti I disoccupati e inattivi continuano ad aumentare, e le tipologie contrattuali esistenti non danno troppe garanzie, impedendo tra l'altro la possibilita' per un ragazzo di fare un mutuo per la casa e di formarsi una famiglia. E percio' urgente adottare una nuova modalita' di azione nell'interesse dei nostri giovani, assegnando alla Regione la regia della programmazione e del coordinamento delle politiche giovanili, che dovranno coinvolgere in rete un gran numero di soggetti pubblici e privati: enti locali, imprenditori, scuole e universita', organizzazioni sindacali, eccetera''.

''L'incertezza lavorativa induce i nostri ragazzi a contrarre mutui relativamente tardi per l'acquisto di una casa: il 38,4% lo fa tra i 35 e i 44 anni, un veneto su 4 addirittura dopo i 45 - afferma Lazzarini -. Questo perche' oltre 4 giovani su 10, al di sotto dei 35 anni, ancora vivono in famiglia (nel 1991 erano 3 su 10, nel 1974 solo uno su 10)''.

I pilastri del progetto di legge leghista sono quattro e riguardano rispettivamente il lavoro, il credito e l'impresa, la casa, l'Europa e il mondo.

1) Lavoro: sono previste alcune tipologie di progetti innovativi, tra cui master in azienda, laboratori per i progetti europei, officine dei talenti e per la ricerca e l'innovazione, l'istituzione del Portale del Lavoro Giovani (POLG), strumento che dovra' raccogliere dati su servizi e attivita' utili, informare tempestivamente sulle aziende e i settori che offrono impiego e fornire opportunita' di incontro e di interscambio. I progetti sperimentali possono fornire crediti formativi riconosciuti dai percorsi scolastici e universitari, da parte sua, la Giunta regionale puo' istituire il premio ''Innovidea giovane veneto'' per il miglior studio o progetto.

2) Credito e imprenditorialita': la Giunta e' autorizzata ad adottare azioni di sostegno al credito e a promuovere l'imprenditorialita' dei giovani, ad agevolare l'accesso al credito per le imprese a prevalente conduzione giovanile, a favorire lo sviluppo di una nuova imprenditorialita' in agricoltura.

3) Casa: la Regione interviene per agevolare i giovani nell'accesso o nell'acquisto dell'abitazione attraverso diverse azioni, come l'integrazione del canone di locazione, il sostegno a progetti che realizzino forme di vicinato solidale, il sostegno al reddito di anziani che consentano la coabitazione con giovani in comodato d'uso o con canone locativo ridotto (co-housing), il sostegno nell'acquisto di abitazioni con mutui a tasso agevolato o con integrazioni nelle garanzie.

4) Europa e mondo: la Regione intende favorire la mobilita' europea e internazionale nei settori dell'istruzione, della formazione e della cittadinanza attiva, in coerenza con i programmi comunitari, promuovendo scambi internazionali, attivita' di volontariato, progetti e seminari realizzati da giovani. E' prevista anche l'istituzione di borse di studio triennali per neolaureati residenti in Veneto, stage e tirocini in Italia e all'estero.

''Il campo da gioco su cui si muovono i nostri giovani non e' certamente meritocratico: 60.000 di loro ogni anno emigrano, il 51% dei diplomati, e il 70% dei laureati, dichiara di esser disposto ad andare via dalla propria terra. In questo scenario, non possiamo stare a guardare e limitarci ad interventi a spot come si e' sempre fatto. Dobbiamo assumerci, come giovani amministratori, la responsabilita' di disegnare noi le nostre prospettive, senza lasciare che lo facciano altri alla stessa (fallimentare) maniera che abbiamo visto fino ad oggi''.

L'attuazione. Il progetto di legge leghista individua alcuni organismi preposti per l'attuazione delle Politiche giovanili, in primo luogo il Comitato regionale, che avra' per la prima volta il compito di coordinare gli interventi e favorirne l'integrazione attraverso l'Autority e il ''Forum regionale dei giovani'', luogo d'incontro, proposta e verifica delle politiche di settore.

Viene poi definito il Piano Locale Giovani, adottato dai Comuni anche in forma associata: esso contiene progetti, azioni e interventi in sinergia con il Piano regionale delle Politiche giovanili e costituisce il principale raccordo con il territorio in base al principio di sussidiarieta'.

Infine, altro importante strumento e' il gia' citato POLG (Portale del Lavoro Giovani), che tra le altre attivita' promuove la stipula di ''Accordi o Percorsi di inserimento lavorativo'' e istituisce, aggiorna e diffonde tramite il primo sito web la Rete Europea-Eurodesk sui programmi e concorsi dell'UE, la Banca veneta dei mestieri e delle professioni, la Banca veneta della formazione, la Borsa del lavoro o Borsa delle opportunita' d'impiego, la Borsa dell'imprenditorialita' giovanile.

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